EMPOWERMENT: VALORIZZARE LE PERSONE

02.12.2021

Empowerment vuol dire valorizzare le persone per farle crescere sia come individui che come professionisti realizzati nel proprio lavoro, per il successo individuale e dell'organizzazione di cui fanno parte attraverso l'impegno e la passione. Ma quanti altri significati racchiude il termine empowerment? Vediamoli insieme.

Il termine empowerment ha avuto negli ultimi anni una significativa risonanza: appartiene a quel gruppo di termini anglosassoni praticamente intraducibili poiché porta con sé un insieme sfaccettato di significati. Empowerment significa aumento del "potere", ossia attivazione delle risorse ad un livello individuale od organizzativo. Ad un livello individuale è la possibilità delle persone di sentirsi responsabili, protagoniste della propria vita, in termini di espansione del sé, ad un livello organizzativo è la possibilità per l'azienda di essere più efficaci nel funzionamento e nelle sfide innovative. In entrambi i casi comunque si parte da una situazione corrente per migliorarla, potenziarla, col presupposto che tutti hanno delle risorse che possono sviluppare.

Empowerment significa incremento di energia, di vitalità, di partecipazione, di responsabilità, significa valorizzazione delle risorse umane, ossia utilizzo ottimale delle migliori risorse e del potenziale delle persone, dunque sviluppo di una cultura orientata al positivo. Un soggetto debole, dipendente, passivo, pessimista, con un locus of control esterno, è un soggetto downpower al quale va ridato potere, un soggetto che deve essere rafforzato, che va aiutato nell'attivazione e a volte anche nella scoperta stessa delle sue risorse.

L'empowerment individuale è chiamato self-empowerment e significa potenziamento personale e professionale per utilizzare al meglio le proprie migliori capacità, energie, potenzialità; significa diventare protagonisti della propria vita e del proprio lavoro, significa saper essere innovativi e generativi, saper mobilitare il meglio di sé per la propria espressione e crescita. L'empowerment ha un vero e proprio potere all'interno delle persone che influisce sul loro sentimento di benessere e sulla percezione di autoefficacia, un potere che ha a che fare con variabili quali la motivazione, la sicurezza in , l'energia psichica, la tendenza ad un locus of control interno.

Il concetto di empowerment si è diffuso inizialmente nell'ambito psicologico per favorire i processi riabilitativi e per diminuire la dipendenza dalla figura del professionista curante. Attualmente viene usato in ambito medico e psicoterapeutico per raffrontare problematiche legate agli interventi clinici di patologie croniche, alla prevenzione e alla promozione della salute, alla cura dello stress, alla gestione dell'handicap; viene inoltre utilizzato nell'ambito pedagogico-didattico, diventando un fattore importante nella formazione permanente, nell'ambito socio-politico per emancipare i soggetti più deboli, nell'ambito politico-istituzionale per promuovere il decentramento e favorire le autonomie locali in vista del federalismo e, naturalmente, nell'ambito organizzativo e del management, favorendo la condivisione di responsabilità ed eliminando la struttura gerarchica per valorizzare tutti i dipendenti. 

L'empowerment può essere quindi, un processo sociale, culturale, psicologico o politico attraverso il quale gli individui e i gruppi sociali sono in grado di esprimere i propri bisogni e le proprie preoccupazioni, individuare le strategie per essere coinvolti nel processo decisionale e intraprendere azioni di carattere politico, sociale e culturale che consentano loro di soddisfare tali bisogni. Attraverso questo processo gli individui riescono a percepire una più stretta corrispondenza tra i propri obiettivi di vita e il modo in cui raggiungerli, ma anche una correlazione tra gli sforzi compiuti e i risultati ottenuti.

L'empowerment rappresenta il processo attraverso il quale le categorie sociali deboli sono aiutate ad assumersi le loro responsabilità attraverso lo sviluppo di capacità che danno accesso ad opportunità prima impensate.

Julian Rappaport, psicologo americano, introduce il concetto di empowerment in psicologia di comunità, come concetto che dà alla disciplina una prospettiva "forte" di contro ad una "debole", in quanto concentra l'attenzione sulle qualità positive e sulle risorse delle persone, e non su quanto vi è in loro di sbagliato e di mancante. Operare attraverso il concetto di empowerment significa: "identificare, facilitare, creare contesti in cui i soggetti altrove isolati e senza voce, per vari motivi marginali (outsiders), ed anche organizzazioni e comunità, riescano a trovare voce, ad ottenere riconoscimento e possibilità di influenza sulle decisioni che riguardano la propria vita. L'empowerment concerne per definizione coloro che sono esclusi dalla maggioranza."

Procedere con interventi di empowering significa, dunque, non "curare" qualcosa che è visto come malattia, ma piuttosto attivare risorse e competenze, accrescere nei soggetti individuali e collettivi la capacità di utilizzare le loro qualità positive e quanto il contesto offre a livello materiale e simbolico per agire sulle situazioni e per modificarle.

"Il coraggio non è la mancanza di paura, ma la capacità di vincerla."

(Nelson Mandela) 

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